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giornate, intende esplorare l’approccio del bambino al mondo
sonoro-musicale. La relazione suono-bambino, adeguatamente
stimolata, promuove la costruzione e la condivisione del gioco, lo
scambio e l’apprendimento sociale, accresce la relazione e
favorisce la comunicazione simbolica.
Come notoriamente risaputo, la musica è un mezzo di
comunicazione espressivo immediato e globale, il cui uso attento
può favorire l’apertura e la disponibilità comunicativa, la
condivisione emotiva e la differenziazione psichica. Può cioè
favorire l’identificazione e la partecipazione con ciò che è altro da
sè e contribuire, al tempo stesso, a mantenere il senso della
propria identità. La musica può rappresentare un efficace
strumento operativo in grado di sostenere il bambino e
rassicurarlo nel momento in cui desidera esprimersi e
relazionarsi. L’oggetto sonoro può costituire un importante
facilitatore nella “messa in gioco di sè”, una sorta di “oggetto
mediatore” altresì favorito, ad esempio, da strumenti musicali di
facile manipolazione ed esecuzione.
In questa direzione, il laboratorio si configura come un’occasione
per sperimentare il gioco creativo e musicale nella conoscenza
individuale e di gruppo. L’ascolto e la produzione di stimoli
ritmici, il dialogo sonoro, l’utilizzo della voce quale primo
strumento musicale, l’esplorazione degli strumenti, ecc., sono
tutti elementi che concorrono alla realizzazione di modalità
interattive e relazionali originali, all’interno e attraverso le quali
si aprono occasioni di crescita, maturazione emotiva,
comunicazione e simbolizzazione. (dott.ssa Gardelli)
